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Mak's File - Episodio 24.2023: AI antireciclaggio, SuperStar virtuali, Modelli di business nello streaming.

Mak's File - Episodio 24.2023: AI antireciclaggio, SuperStar virtuali, Modelli di business nello streaming.
Midjourney - modella su spiaggia italiana

Parto con un appunto personale. Dopo appena 20 giorni che ho rinominato la newsletter in Episodio X invece che Week X di fatto rendendo più sciolti i limiti di tempo di uscita delle mail ho perso il primo apputamento in oltre 9 mesi. Incredibile come anche un piccolo cambiamento semantico possa impattare sulla produzione. La Psicologia conta.

In ogni caso benvenuti sui Mak's Files. Episodio 24. Parliamo di Indossatori Virtuali,  Mosse di Marketing travestite da modelli di biz distruptive, AI Antireciclaggio & Etica.


Google lancia la sua AI antiriclaggio.

Dopo la ritrosia iniziale e il mezzo passo falso con la prima presentazione di Bard, Google ha deciso un approccio zero prigionieri, oltre alla rafficata di notizie al recente Google I/O, non passa settimana che Google non tiri fuori dal cilindro una tecnologia che ci lascia a bocca aperta.

Se non è in ambito medico, lo è in ambito business, b2b, b2c o come in questo caso a livello governativo. La notizia calda calda della settimana è che Google ha rilasciato un prodotto antiriciclaggio denaro, l' "Anti Money Laundering AI"  (AML) basato sull'intelligenza artificiale.

Lo strumento è stato progettato per aiutare le istituzioni finanziarie globali a individuare il riciclaggio di denaro in modo più efficace.

Come funziona il nuovo strumento di Google?

Nel video e nel sito non si sono sprecati molto a raccontare come funziona.

Quello che è certo Google Cloud intende distinguere il suo strumento eliminando la programmazione basata su regole, (approccio IT direbbe Per Damgaard Husted) per introdurre le AI.

L'approccio per regole, tipicamente utilizzato per impostare e mantenere i programmi di sorveglianza antiriciclaggio si è visto non essere performante (se la massa di dati e di regole è molto grande. Impossibile quando raggiunge certi livelli.

E' lo stesso motivo per cui tutti gli esperimenti di Self Driving Car basati su regole, tipo quello di Uber, si sono schiantati miseramente (pun not intended).

Di che numeri stiamo parlando?

Le Nazioni Unite stimano che ogni anno venga riciclato circa il 2-5% del prodotto interno lordo globale, pari a circa 2.000 miliardi di dollari. Questo nonostante gli investimenti miliardi nei sistemi antiriciclaggio negli ultimi decenni.

Oltre al danno la beffa: oltre il 95% degli avvisi generati dal sistema vengono chiusi come "falsi positivi".

AML di Google Cloud fornisce un punteggio di rischio consolidato generato dall'apprendimento automatico. I modelli di transazione, il comportamento in rete e i dati di Know-Your-Customer formano un punteggio di rischio per identificare i casi di clienti commerciali e al dettaglio ad alto rischio.

Utilizzando questo approccio, Google Cloud ha dichiarato che il suo strumento di intelligenza artificiale ha ridotto il numero di avvisi ricevuti da HSBC di oltre il 60%.

Anche i "veri positivi" di HSBC sono aumentati da due a quattro volte, suggerendo che gli utenti non flaggati siano effettivamente falsi negativi: lo strumento funziona. Oltre HSBC anche Banco Bradesco in Brasile e la banca Lunar in Danimarca.

My two cents

L'idea che le AI diventino dei dittatori benevoli è una di quelle, tra i 12 scenari proposti da Tegmark, che meno mi spaventa.

So anche che parlare di "Stato che tutto vede e tutto controlla" è una nozione che triggera la persona media (i soldi sono miei, ne faccio quello che voglio) e l'argomento è mooooolto delicato.

Ma, forse perchè mi sto leggendo il libro di Tetsuzo Matsumoto, questa idea di AI "che diventa Dio"  mi sembra molto plausibile. Te ne parlo qui.

Il fatto che serva una AI e non approccio per regole risponde sanche al dubbio che in molti hanno: "ma se lo Stato ha tutti i miei dati, sa quello che spendo, quello che incasso come è possibile che ci siano così tanti evasori, così tante persone che godono di benefici che non gli spettano?"

Una delle risposte che mi sono dato è: la massa di dati è talmente alta che se utilizziamo come strumenti degli allarmi e poi demandiamo a delle persone il controllo... il sistema è destinato a collassare sotto il proprio stesso peso un poche settimane.

Come sai mi piace vedere le cose sotto punti di vista multipli. I modi in cui può andare male sono molteplici, ma guardiamo l'aspetto positivo: concordiamo tutti che l'Universal Basic Income sia una delle cose più probabili in futuro? Ecco un modello tipo l'AML di Google ne costruisce le basi.


Modelle Virtuali, Attori virtuali, Cantanti Virtuali, Fidanzate virtuali, Soldi veri.

Chose your Idol - Generata con Midjourney

Nel 2007, il Giappone è balzato agli onori della cronaca grazie alla popolarità di Hatsune Miku, che è diventata un punto di riferimento per il J-pop, un genere musicale nato in Giappone.

Peccato che Miku non sia reale. È un ologramma che ha la sua voce digitale e fa concerti e una carriera artistica di grande impatto. A voler fare un passo indietro anche i Gorillaz fecero il loro ingresso nell'industria dell'intrattenimento con personaggi in 2D, nel 1998, ma in quel caso dietro alle immagini c'erano artisti veri. Con Miku era stato fatto il primo passo verso la virtualità.

Passa qualche anno e i film d'azione sono al 90% in green screen. Mi correggo: steroidi, fan service e green screen dovrei dire... ma chi sono io per criticare? :-)

Nel 2022 è il turno di Bruce Willis che da il permesso di utilizzare deep fakes del suo viso per una pubblicità, vendendo i diritti di sfruttamento anche per una serie. Ho banalizzato la situazione e mi perdonino i fan dato che poi l'attore ha anche ritrattato. Ma ormai i cancelli sono stati aperti.

Un paio di mesi fa è esploso il caso della modella di OF che guadagnava 30K$ al mese utilizzando immagini di se stessa generate da Stable Diffusion.

Alcuni ecommerce hanno già iniziato a generare immagini dei loro prodotti con Midjourney.

Tutto indicava che anche nella moda il primo grosso player avrebbe utilizzato modelle virtuali.

E così è stato.

Levi's entra nel mondo delle AI generative

Levi's, il leggendario marchio di jeans, quello di Nick Kamen che si spogliava in lavanderia per pubblicizzare i 501, è il primo grande marchio che si espone.

Ovviamente ha dovuto affrontare un muro di critiche, ma il reparto marketing, probabilemte composto da giocatori di UNO ha tirato fuori la carta reverse: Levi's ha dichiarato di utilizzare Modelli AI per aumentare equità e inclusione. La tempesta non si spenta ma almeno placata.

My Two cents

La scelta di Levi's è stata molto coraggiosa. Forse anche un filo avventata.

Il fashion non è di sicuro il mio campo e probabilmente sono ancora influenzato dalla presentazione di Apple, ma sono abbastanza sicuro che associarsi al termine di Intelligenza Artificiale sia poco salutare in questo momento.

Sui perché e i percome ti mando all'articolo:

Mak’s File - Episodio 23.2023
La lezione di Marketing di Apple, Google coopera con la Mayo Clinic per un progetto importante per il medicale, Sam Altman che palleggia problemi multipli like a boss.

Se però separiamo il valore del brand di Levi's e vediamo la sostituzione dei modelli in carne e ossa con ologrammi possiamo fare un discorso più ampio e interesante.

Il poter generare degli indossatori virtuali che sono per caratteristiche fisiche simili ai potenziali compratori è molto interessante e di sicuro potrebbe dare un grande aiuto alla vendita online.

Non vedo nemmeno lontano il momento in cui grazie a una telecamera ci si può creare un proprio modello 3D, caricarlo online e avere modelli alti come noi, stessa corporatura, che camminano come noi e che indossano i capi di abbigliamento come se fossero noi.

Quello su cui sono dubbioso è invece una cosa: che valore aggiunto da una AI? Cosa fa una AI che già non potrebbe fare un algoritmo?
C'è davvero bisogno di una AI per cambiare i vestiti a un modelli 3D o personalizzare gli orpelli?
Mi chiedo se non sia questo uno dei casi dove si usano Buzz Word senza davvero capire.

Allo stato attuale una AI la vedo utile per:

  • Creare immagini stock di alta qualità dato il suddetto input.
  • Dare suggerimenti sul modello che calza meglio dato un certo fisico.
  • Generare idee alternative per personalizzare il prodotto in base ai nostri gusti (vedi algoritmo dei social, ma sul modo in cui ci vestiamo.

Di sicuro il nostro rapporto con la "moda" cambierà a breve. Pensate una funzione integrata in Amazon / Facebook / Tik tok che ci propone prodotti simili a quelli delle persone che guardiamo?

Oppure pensate un chat bot sul sito che ascolta la tua descrizione, ti "genera" dei  vestiti e poi ti linka i prodotti simili?

Da maschietto posso solo dire che probabilmente salverà a molti mariti / fidanzati la tortura del dover accompagnare la compagna in giro per negozi il sabato pome. :-P


Kick.com compra i top streamer da Twich: cosa c'è sotto?

Generata con midjourney

Sto scrivendo questa sezione perchè è nei periodi di turbolenza che si trovano le alternative... ma anche le fregature. E' il mio ruolo di consulente di Trasformazione Digitale trovare un senso nel marasma delle innovazioni.

Se un mesetto fa ti ho parlato della guerra dei servizi di streaming (e di come tutti stanno perdendo soldi) questo mese parliamo di una scaramuccia tra i servizi di streaming con contenuti generati dagli utenti.

Parliamo di Creator Economy, Twitch & Kick.com

Youtube lo conosciamo tutti, Twitch probabilmente ne hai sentito parlare, ma di Kick? Non credo... e la domanda è effetivamente è lecita:

Cosa é Kick.com  ?

Kick è un servizio di live streaming video. Creato da Bijan Tehrani e Ed Craven, proprietari di Stake.com (ci torneremo poi) nel 2022; è nato come concorrente di Twitch, di proprietà di Amazon.

A giugno 2023, Kick ha una media di 110.000 livestream al giorno.

I punti di forza di Kick sono una moderazione meno rigida e quote di guadagno più elevate per gli streamer, che arrivano a prendere anche il 95% dei ricavi (contro il 50% di Twitch e un non pervenuto di Youtube). Kick ha anche chiuso collaborazioni importanti con streamer, rubandolo a Twitch, tra cui in particolare il gran maestro di scacchi Hikaru Nakamura, Adin Ross e xQc.

Proprio xQC si è portato a casa un accordo a 8 zeri.

Ryan Morrison, agente di xQc, ha dichiarato al New York Times che il contratto biennale dello streamer con Kick vale 70 milioni di dollari + 30 milioni di incentivi.

Per fare un paragone, la leggenda dell'NBA LeBron James ha firmato l'anno scorso un'estensione del contratto di due anni a 97,13 milioni di dollari con i Los Angeles Lakers.

La seconda domanda, lecita, a questo punto è:

E chi quatsu è xQC ?

Non lo conoscevo a dirti il vero, ma ha persino una pagina di Wikipedia. Felix Lengyel (classe 1995), è uno streamer canadese attivo principalmente su Kick e Twitch ed ex giocatore professionista di Overwatch.

Lengyel ha iniziato la sua carriera negli esports nel 2016. In particolare, ha giocato per i Dallas Fuel nella stagione inaugurale della Overwatch League e nel Team Canada.

Dopo aver lasciato gli esport professionistici, Lengyel si è concentrato su una carriera di streaming a tempo pieno su Twitch, oltre a essere un creatore di contenuti per organizzazioni come Sentinels e Luminosity Gaming. E' stato lo streamer più seguito su Twitch per tre anni consecutivi, nel 2020, 2021 e 2022. Al momento della scrittura dell'articolo ha quasi 12 milioni di followers ed è il quinto più visitato.

A giugno la notizia del contratto da 100Milioni.

In che modo Kick potrebbe rientrare dell'investimento? Facciamo due conti.

Partiamo con alcuni numeri, se la matematica ti fa venire il dolor de cabeza salta pure questa sezione.

Quanto guadagna in un anno lo streamer xQc su Twitch?

Possiamo dire che era nell'ordine dei 300K$ al mese. I dati sono ricavati incrociando alcuni leak del 2020 e siti come Esport.gg.

Questo lo mette nell'area dei 3.5 - 4M all'anno.

Considerando che Twitch prima ripartiva i guadagni 70/30 e che recentemente fa 50/50, possiamo dire chel'autore genera 5-6M annuali.

Su kick, che ha una ripartizione 95/5, la quota parte dello streamer raddoppierebbe (facendo finta che riesca a portare con se tutti i suoi fan, cosa impossibile).

Ma per kick.com un affare del genere è fallimentare. Nel migliore dei casi a Kick rimane in mano 1 M all'anno (ma proprio esagerando)

I 98 milioni di differenza dove li prende?

Ecco il plot twist.

La holding di Kick possiede anche Stake, un casinò online basato su criptovalute e situato a Curaçao.

Le entrate di Stake ammontano a 4,3 miliardi di dollari all'anno, il doppio rispetto ai 2,3 miliardi di dollari generati da Twitch.

Dico il doppio perchè dei 2.3Miliardi una buona parte sono gli abbonamenti regalati, quindi soldi che si spostano da Prime e Twitch e non vengono davvero generati.

Schermata iniziale Kick

Con 4,3 miliardi di dollari di entrate, Stake può permettersi di spendere centinaia di milioni di dollari all'anno in advertisement e marketing - e pagare i megacreatori per portare il loro pubblico su Kick, dove la tra le categorie Top notiamo quella delle slot e dei casinò, oltre che Polls HotTubs & Bikini.

Ergo il modello di Business di Kick NON è lo streaming ma il gioco online.

My Two cents

Non sono un giocatore ma comprendo benissimo che è meglio regolamentare e tassare le attività che comunque l'essere umano porterebbe avanti lo stesso, legalmente o no.

Questo apre vari spunti di discussione te ne lascio due e mi piacerebbe avere la tua opinione nei commenti.

  • Da un punto di vista etico/ morale: è corretto utilizzare una piattforma di streaming con un pubblico di ragazzi per promuovere il gioco d'azzardo? Ci sono delle regole e sarebbe da capire se kick le stia aggirando o meno.
  • Se sei un creator e ti luccicano gli occhi per i compensi stratoferisci: Kick è una piattaforma innovativa ma ha un modello di business diverso da quello che sembra. Se vuoi perseguire la strada della Creator Economy pensaci bene prima di fare all-in (pun intended). Kick potrebbe mollare questa strada di punto in bianco e lasciarti in mutande.

Cosa ne pensi?


Licenzia, incolpa AI, riassumi: uno schema pericoloso

Non volevo farne un articolo dedicato, ma dato che vedo l'emergere di un pattern in cui si licenzia il personale portando come motivazione le AI e poi si riassumono altre persone con meno pretese e la cosa NON mi piace ho scritto un articolo della serie AI & Etica a Parole.

Non te l'ho mandato sotto forma di newsletter, ma potrebbe interessarti.

Te lo link qui sotto:

AI & l’etica a Parole Parte III: Licenzia e Riassumi
Nuovo pattern emergente: Licenzia, da la colpa alle AI e assumi personale sottopagato. Le AI non centrano sono gli esseri umani il problema

E con questo abbiamo finito con le news di questa settimana

Un Abrazo,

Manolo