Episodio 26.2023: Microchip, Threads vs Twitter, un'idea di Digital Transformation

Avevo chiuso lo scorso appuntamento dicendo che non avevo parlato della crisi dei Microchip, e apro questa settimana parlando di... microchip.

Ne parlo così spesso perchè mi sembra che la potenziale ascesa esponenziale sia frenata soltanto dalla mancanza fisica di micro-processori. E' anche un bel memento ricordarsi che anche in un mondo virtuale poggiamo i piedi per terra.

Oltre a questo: due parole su Threads, la risposta di Meta a Twitter, qualche mio pensiero sulla Digital Transformation, aggiornamenti su Twitter e un altro prompt.

Benvenuto all'episodio 26 dei Mak's Filez. Ogni settimana, leggo decine di pagine di contenuti su Digital Transformation, Digital Marketing AI & dintorni e ve li ripropongo in questa newsletter.

Una AI progetta un microchip.

Una AI dedicata ha progettato una CPU RISC-V funzionante in meno di 5 ore.

Un gruppo di ricercatori cinesi ha pubblicato un documento in cui descrive come ha utilizzato l'intelligenza artificiale per automatizzare la creazione di una CPU veloce quanto un Intel i486SX, in quello che ha definito un "passo fondamentale verso la costruzione di macchine auto-evolutive".
La CPU ha prestazioni paragonabili a quelle della CPU Intel 80486SX mentre il ciclo di progettazione si è ridotto di circa 1000 volte.

Si tratta della prima CPU al mondo progettata dall'intelligenza artificiale, che offre una chiara prova della capacità di progettazione simile a quella umana...

"Dimostriamo inoltre che il nostro approccio è in grado di scoprire non solo l'architettura di  von Neumann, ma anche l'ottimizzazione dell'architettura partendo da zero, il che getta una luce sull'autoevoluzione della macchina."

• Paper scientifico: Pushing the Limits of Machine Design: Automated CPU Design with AI

My two cents

Premetto che Il 486 era il sogno proibito di noi ragazzini nei primi anni 90 e chi voleva giocare a Doom o X-wing bramava, e per questo motivo forse sono stato impressionato ancora di più da questa notizia.

Al netto di questo rimango a bocca aperta leggendo che una AI può sviluppare un chip così rapidamente. Immagino che dopo il clamore che sta portando questa notizia avremo molti altri produttori di chip che annunceranno qualcosa di simile.

Threads: il clone di Twitter su Instagram parte col botto.

L'App ispirata da Twitter made in Meta è arrivata ed è sulla strada di battere ogni record di iscrizione. 30 Milioni è il numero di iscritti durante la prima giornata.

Questo ha fatto discretamente irritare Musk che annuncia provvedimenti legali.

Threads non è ancora stato lanciato in Europa, a quanto pare perché le autorità di regolamentazione della privacy dell'UE non sono sicuri che rispetti tutte le regole.

My two cents

Come al solito, fammi andare in due direzioni diverse:

• 30 milioni di utenti sono un numero esagerato, considerando che l'APP è ancora poco più di una beta e mancano tantissime funzionalità. Vediamo quanti di questi 30 Milioni rimangono attaccati.
• Ha senso regalare i propri dati a u ennesimo social network che al momento non può nemmeno uscire in europa perchè non sono sicuri che rispetti gli standard sulla privacy?

I miei dubbi sulla Privacy.

Ok Threads si aggancia a Instagram e quindi prende tutti i dati che Instagram ha già... ma se fosse stata un'APP nuova, avrebbe senso dare i propri dati sanitari e finanziari a un ennesimo social network? Ha senso se questo social network non ha nemmeno una settimana di vita?

Le app Meta (non solo Threads, ma anche Facebook e Instagram) ottengono il permesso di raccogliere effettivamente tutte le categorie consentite da iOS, comprese le "informazioni sensibili". Apple le definisce come "dati razziali o etnici, orientamento sessuale, informazioni sulla gravidanza o sul parto, disabilità, convinzioni religiose o filosofiche, appartenenza a sindacati, opinioni politiche, informazioni genetiche o dati biometrici".

Ovviamente Meta non è l'unica a raccogliere molti dati.

• l'APP di LinkedIn ha accesso a tutti questi dati, tranne quelli relativi a salute e forma fisica.
• TikTok raccoglie lo stesso insieme, meno i dati sensibili.
• Twitter esclude i dati finanziari e sensibili. Ma installare queste app non è come iscriversi a un nuovo sito web di cui ci si può dimenticare in seguito.

Quando si installa un'app del genere gli si dà il permesso di leggere praticamente tutto ciò che può ottenere dal dispositivo. Quali siti visitate. Cosa avete comprato. Quali altre app utilizzate. La vostra posizione precisa. I vostri dati sanitari. La vostra razza e il vostro sesso. Disabilità. Lo stato di gravidanza. Persino se siete iscritti a un sindacato ( e come abbiamo letto qui, non è una idea che paga negli Stati Uniti).

Rifaccio la dmanda: ne vale la pena, solo per provare un nuovo servizio? Il fatto che sia di Meta e che quei dati li ha già è quasi più rassicurante di darli a un'altra entità, ma comunque resistiamo a questa FOMO.

Digital Transformation: qualche considerazione

L'intelligenza artificiale generativa sta arrivando velocemente, mentre la maggior parte di noi nel digitale è piantata a qualche decade fa.

Certo, ormai la mail viene usata (male) da tutti e non c'è azienda che non abbia il suo bel excel atomico... ma stiamo parlando di tecnologie dei primi anni 2000.

Il problema che ho riscontrato in questi 10 anni di consulenze di digital transition è che la modalità preferita per funzionare è sempre la reazione agli eventi, senza una vera pianificazione di dove vorremmo andare coi nostri progetti.

Getto benzina sul fuoco con tre esempi: si sa da due anni GA4 avrebbe preso il posto della versione precedente, ma ancora adesso vedo persone che non si sono mosse per tempo per migrare o studiarne l'interfaccia.

Risultato: soldi e tempo spesi per fare le cose male, di fretta e strapagate.

Stessa cose con il mobile il decennio scorso. Già ai primi 2010 si vedeva benissimo che gli smartphone avrebbero preso una parte predominante del mercato, Google annuncia i risultati Mobile first qualche anno dopo... e nonostante tutto in molti ancora non hanno abbracciato questa filosofia.

Idem l'ecommerce: c'è voluta una pandemia per mettere su a spizzichi e bocconi un negozio elettronico, quando era ovvio che ogni brand ne avrebbe avuto avere uno.

Siamo sempre troppo passivi verso la digitalizzazione.

E adesso?

L'IA generativa ha impiegato solo sei mesi per raggiungere lo stesso livello di clamore che hanno avuto le succitate tecnologie.

Questo NON vuol dire che bisogna fare investimenti in AI generativa, anzi lo sconsiglio al momento. Porque?

1. Potrebbe rivelarsi una bolla.
2. Sono sempre molto restio a consigliare di seguire l'ultima moda scintillante, lasciando indietro i fondamentali.

E quindi?

Vuol dire però che bisogna prepararsi a questa potenziale rivoluzione:

• hai dei dati strutturati?
• hai un CRM?
• Hai dei processi aziendali che potrebbero essere migliorati?

Inizia adesso a sistemare queste cose, se fatte nel tempo i costi sono relativamente bassi e se la si decide per la strada dell AI generativa poi è solo un problema tecnologico, quindi risolvibile.

Le nuove regole di Twitter!

Anche se Musk non è più il CEO di Twitter (è Linda Yaccarino) e Tesla ha fatto +25% in un mese ormai si parla di Elon solo in relazione del suo incontro potenziale con Zuckerberg oppure come portavoce del Social.

Twitter è una delle principali fonti di dati che le aziende possono raccogliere e utilizzare per l'addestramento dei loro modelli di intelligenza artificiale, dall'analisi del sentiment, ai trend all'addestramento dei LLM.

Tipicamente queste aziende creano centinaia di account per raccogliere una maggiore quantità di dati, facendo quello che in gergo si chiama "scraping", ovvero creare uno programma che visita le pagine e copia incolla il contenuto.

Elon Musk, che ha dichiarato guerra ai bot ha deciso di porre un limite a quanto gli utenti possono vedere ogni giorno.

• Gli utenti verificati - spunta blu, paganti - possono vedere fino a 8000 tweet al giorno .
• Gli utenti non verificati possono vedere fino 800 tweet al giorno.
• I "nuovi" utenti non verificati possono vedere non più di 400 tweet al giorno .

My two cents

Ogni azione, anche si porta dietro delle conseguenze. Vediamone cosa c'è dietro:

• Le aziende devono usare le API. un'azienda che vuole prendere grossi quantitativi di dati può pagare per avere accesso alle API e prendere tutti i dati che vuole, senza ricorrere a metodi pirateschi.
• Per gli utenti: vedere "solo" 800 tweet può rafforzare ancora di più il bias di conferma, ma è anche vero che impedire a una persona di vivere su un social potrebbe anche fare bene alla sua salute (il buon Andrea Giuliodori ha postato tra il serio e il faceto un commento a tal riguardo).
• Per chi lo usa per lavoro: giornalisti, PR, Brand... o pagano per avere la spunta blu e vedere tutti i tweet che servono oppure non potranno più lavorare.
• Aziende: diminuendo il numero di spazi pubblicitari è probabile che il costo aumenti. Ma è anche vero che la propria voce sia più notata.
• Ricercatori. Molti avanzamenti nei modelli di AI sono stati fatti da università che al momento sono tagliate fuori. Questo è un problema.

E' chiaro che quando si sconquassa lo status quo e si mette a pagamento una cosa che si è considerata gratis fino a ieri ci sono sempre degli assestamenti. Threads arriva nel momento giusto. E qui capiamo anche perchè l'APP è poco più di una beta.

Vediamo se avrà abbastanza trazione per continuare.

Egoisticamente, se mi metto il cappello da Media Buyer, poter fare le ad su Facebook, Instagram e Threads è una freccia in più al mio arco.

Il prompt: Idee di negoziazione

Suggeriscimi delle idee e una strategia di negoziazione per convincere [Persona] a su questa [Decisione]. Indicami i punti su cui focalizzarsi.

[Persona] =  inserisci

[Decisione] = inserisci

Ti stai abituando a questo formato con 3 notizie commentate? Beh mi sa che lo modifico un po' prossimamente.

Un Abrazo, Manolo